Posso ricaricare la mia auto elettrica presso una normale presa domestica?
La risposta breve alla domanda se è possibile ricaricare un’auto elettrica con una normale presa domestica è: Sì.
Ma la questione non è proprio così semplice.
In realtà, presso una presa di corrente domestica, si può ricaricare sia in modalità 1 che in modalità 2.
Noi sconsigliamo la ricarica presso una presa in modalità 1, in quanto questo tipo di ricarica presenta notevoli svantaggi e comporta rischi che non vanno trascurati. L'alternativa migliore e più sicura è la ricarica in modalità 2.
In questo articolo ti spieghiamo perché sconsigliamo la ricarica in modalità 1, come puoi ricaricare in modo sicuro presso una presa domestica e quali sono le alternative.
Caricare l'auto elettrica presso una normale presa di corrente in modalità 1
Quando guidi un'auto elettrica, può capitare che la colonnina pubblica più vicina sia un po' più lontana di quanto vorresti. Inoltre, non tutti i proprietari di auto elettriche hanno una wallbox privata a casa.
È molto semplice collegare l'auto elettrica ad una normale presa domestica e ricaricarla per il viaggio successivo. Naturalmente questa è una scelta ammissibile. Tutto ciò che serve è un cavo di ricarica di emergenza, che a volte viene fornito direttamente con le auto elettriche.
Anche se sembra più comodo caricare l'auto a una normale presa di corrente (= presa con messa a terra) in modalità 1, questo tipo di ricarica presenta due grossi svantaggi:
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Lunghi tempi di ricarica
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Rischio di danni da incendio
Inoltre, questo tipo di ricarica è vietato in molti Paesi.
Svantaggio n. 1: tempi di ricarica lunghi quando si ricarica l'auto presso una presa di corrente domestica
Se dovessi scegliere se passare 4 ore o 24 ore a ricaricare la tua auto elettrica, è abbastanza ovvio che cosa preferiresti. La ricarica più veloce, ovviamente.
Tuttavia, se ricarichi l'auto elettrica presso una normale presa di corrente domestica, la ricarica di una batteria di medie dimensioni (40-50 kWh) può richiedere fino a 24 ore. Si tratta quindi, di tempi di ricarica piuttosto lunghi.
Non è una soluzione molto attraente, vero?
In confronto, la ricarica presso una stazione di ricarica a corrente alternata dura solitamente da 2 a 6 ore. La durata effettiva, dipende essenzialmente da 5 fattori e possono quindi variare.
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Confronto: La ricarica trifase con una wallbox vs. ricarica presso una normale presa di corrente domestica
Nella tabella seguente sono riportati alcuni valori indicativi sul tempo necessario per ricaricare una Renault Zoe ZE40 (0-100%) a seconda del tipo di allaccio alla rete elettrica e del tipo di wallbox usato.
I tempi di ricarica calcolati si basano sulle seguenti caratteristiche della Renault Zoe ZE40:
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Batteria: 41 kWh
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Potenza di carica CA versione base: 22 kW
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Numero di fasi: trifase
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Corrente di carica massima per le stazioni di ricarica CA: 32 kW
Potenza allaccio | Potenza | Durata di ricarica stimata | |
---|---|---|---|
Presa di corrente domestica | 230 V, 10 A | 2.3 kW | 18.33 h |
go-e Charger Gemini flex 22 kW | trifase | 22 kW | 2.36 h |
go-e Charger Gemini flex 11 kW | trifase | 11 kW | 4.21 h |
go-e Charger Gemini 11 kW | trifase | 3.7 kW | 11.64 h |
go-e Charger Gemini 11 kW | trifase | 11 kW | 4.21 h |
Se vuoi calcolare il tempo di ricarica della tua auto elettrica, puoi farlo con il nostro calcolatore dei tempi di ricarica delle auto elettriche.
Svantaggio n. 2: la ricarica presso una normale presa di corrente in modalità 1 è pericolosa
A causa delle elevate correnti di carica e del carico continuo durante la ricarica in modalità 1, esiste il rischio di surriscaldamento della presa e dei cavi, che nel peggiore dei casi può anche provocare un incendio.
Questo può succedere per due motivi:
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Le normali prese di corrente sono progettate per un uso domestico e possono quindi gestire solo una corrente massima di 16 A. In molti casi, il valore massimo scende addirittura a 10 A. Ciò significa che una presa domestica sarà sovraccaricata in tempi relativamente brevi se la si utilizza anche per ricaricare un'auto elettrica. La ricarica di batterie sopra i 20 kWh è possibile solo con una corrente di carica bassa e richiede quindi lunghi tempi di ricarica.
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L'età e le condizioni della presa possono svolgere un ruolo importante. In particolare, le prese degli edifici più vecchi non sono progettate per la ricarica delle auto elettriche.
La ricarica in modalità 1 può essere pericolosa non solo per l'impianto elettrico e l'auto elettrica, ma anche per la persona che sta caricando l'auto.
Non essendoci misure di protezione che permettano il controllo e la comunicazione con il veicolo, l'interfaccia di ricarica si attiva immediatamente senza offrire alcuna protezione elettrica.
Quando si ricarica l'auto elettrica presso una normale presa di corrente, è assolutamente necessario predisporre un interruttore differenziale (tipo B) nell'impianto elettrico dell'abitazione, in quanto protegge dalle correnti residue CC causate dall'auto.
Anche se a prima vista può sembrare più semplice caricare l'auto elettrica alla presa di casa con un cavo di ricarica di emergenza in modalità di ricarica 1, lo sconsigliamo vivamente per i motivi sopra citati. Anche se disponi di un RCD (tipo B) integrato nell’impianto elettrico, non è garantito al 100% che un guasto nell'impianto elettrico possa essere intercettato.
Ricarica di un'auto elettrica in modalità 2 presso una presa di corrente
Se preferisci comunque effettuare la ricarica presso una presa di corrente domestica, consigliamo di effettuare la ricarica con un cavo di ricarica di emergenza dotato di ICCB (una cosiddetta centralina di controllo in cavo), o con una wallbox.
Un cavo di ricarica di emergenza con ICCB non carica in modalità 1, ma in modalità 2. Questo cavo di ricarica, noto anche come stazione di ricarica mobile, è dotato di una piccola centralina di controllo (ICCB) che garantisce una ricarica sicura. Tuttavia, anche in questo caso la potenza di ricarica è di soli 2,3 kW, il che significa che la ricarica durerà relativamente a lungo.
Consigliamo quindi di ricaricare con una wallbox intelligente. È il metodo più veloce.
Anche con una wallbox come il go-e Charger Gemini flex e un’adattatore go-e dedicato, è possibile ricaricare in modo semplice e sicuro presso una presa di corrente domestica. Tuttavia, il tempo necessario per la ricarica rimane lo stesso della ricarica con un cavo ICCB.
In termini di prezzo, la ricarica presso una wallbox domestica è l'opzione più economica.
Se vuoi farti installare una stazione di ricarica a casa, hai l'imbarazzo della scelta. Puoi anche scegliere tra una wallbox fissa o mobile.
Il vantaggio della wallbox mobile è che puoi installarla da solo e senza dover ricorrere a un elettricista. E c’è di più: Puoi portare con te la wallbox mobile quando sei in viaggio.
L'alternativa migliore: la ricarica con una wallbox
Noi consigliamo di effettuare la ricarica con una wallbox in modalità 2 o 3, poiché questa modalità è molto più veloce e soprattutto più sicura.
Le wallbox presenti sul mercato hanno un prezzo compreso tra 550 euro (per le stazioni di ricarica senza funzioni aggiuntive) e oltre 1600 euro.
È un’opinione piuttosto diffusa che l'alta qualità sia molto costosa. Ma non è detto che lo sia! Siamo riusciti a sfatare questo mito.
Il nostro go-e Charger Gemini flex 2.0 11 kW costa 819 euro e, con l'utilizzo dell'app go-e Charger, dispone di molte funzioni avanzate di cui la maggior parte dei proprietari di auto elettriche non vorrebbe fare a meno.
Questo dimostra che non è necessario spendere una fortuna per acquistare una stazione di ricarica che soddisfi le tue esigenze.